Il progetto nazionale PROMUD intende definire un protocollo di monitoraggio multidisciplinare per i cosiddetti ‘vulcani di fango’. Iniziato a febbraio 2023, terminerà a dicembre 2025.
E' portato avanti da ricercatori di diverse università italiane, collegati all’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV).
Prevede lo studio di due tra le più significative aree che ospitano ‘mud volcanoes’ (MV) presenti nel territorio italiano: le Maccalube di Aragona in Sicilia e le Salse di Nirano a Fiorano Modenese, con l'obiettivo di definire degli indicatori affidabili dello stato di attività dei vulcani di fango ed arrivare a identificare eventuali precursori di parossismi, ossia delle fasi più acute ed eruttive degli stessi.
Le attività connesse al progetto consistono in rilievi relativi alla sismologia, tettonica, idrologia, geochimica, stratigrafia, magnetismo delle rocce e analisi della vegetazione, portati avanti dai ricercatori e dai loro collaboratori, con adeguata strumentazione scientifica, poco invasiva, e drone. I siti selezionati saranno monitorati con campagne di campionamento ripetute e sistematiche (4 all'anno), per tre anni.
Lo studio prevede di:
- definire la relazione tra la deformazione crostale e le variazioni spazio-temporali nella circolazione dei geo-fluidi e la distribuzione della vegetazione;
- identificare le evidenze superficiali dei cambiamenti di stile, ampiezza e tasso dell’attività dei vulcani di fango;
- ricostruire la dinamica del motore interno dell’attività dei vulcani e la loro struttura geometrica
- modellare la geometria superficiale degli MV attraverso il contrasto tra le loro proprietà fisiche e quelle delle rocce circostanti;
- educare alla coesistenza con il rischio ambientale legato all’attività dei vulcani di fango, per lo sviluppo di un approccio corretto e sicuro allo sfruttamento turistico.
Ad integrazione delle attività del progetto PROMUD è stato richiesto anche il nulla osta per l’installazione di una stazione multiparametrica da parte dell’INGV di Milano, collegata all’infrastruttura PDNet e al nuovo database multiparametrico geofisico e geochimico MUDA, il cui scopo è di incrementare la conoscenza dell’interno della Terra attraverso il miglioramento dei sistemi di osservazione, dei laboratori analitici e delle metodologie di analisi in Italia e nell’area mediterranea.
I dati rilevati dalla stazione sono disponibili, in tempo reale
Maggiori info sul progetto PROMUD: https://progetti.ingv.it/it/promud