La Riserva Naturale delle Salse di Nirano si estende sulle prime pendici dell'Appennino Modenese, tra i corsi d’acqua Fossa e Chianca, ad un’altitudine che va dai 150 ai 300 metri sul livello del mare e si sviluppa interamente all’interno del territorio comunale di Fiorano Modenese.
E' la prima riserva creata dalla regione Emilia Romagna. Fu istituita nel marzo del 1982 per preservare i 'vulcani di fango' di Nirano e le specie faunistiche e floristiche. Oggi tutela il più vasto e peculiare complesso di Salse della regione Emilia Romagna e, con quello di Aragona (Agrigento), il più importante d'Italia e uno tra i più articolati d'Europa.
Si sviluppa per oltre 200 ettari, circa 7 dei quali a tutela integrale. Solo una parte dell'area protetta è su suolo pubblico (26 ettari), mentre quasi il 90% è su suoli privati, ma soggetti a vincoli di tutela ambientale.
Il cuore della Riserva - Area a tutela integrale - è costituito da un’ampia conca nella quale emergono una ventina di apparati tra coni e polle, dai quali fuoriescono acque salate miscelate ad argilla e idrocarburi: le Salse di Nirano.
Nel 2004 la Commissione Europea ha individuato nell’intera area della Riserva e oltre, un Sito di Importanza Comunitaria (SIC), grazie alla presenza di 7 habitat naturali e semi-naturali, oltre a specie animali ed essenze vegetali da proteggere, come la Puccinellia fasciculata, graminacea diffusa lungo i litorali costieri, ma non nell'entroterra. Quella di Nirano è la più estesa delle tre popolazioni d'entroterra oggi note a livello nazionale, tutte site in Emilia-Romagna in ambienti di salsa,. Il sito di interesse comunitario si estende per 371 ettari.
Altro importante riconoscimento del valore ambientale delle Salse è arrivato nel 2016 quando la Regione ha riconosciuto nell'area un geosito prioritario per la presenza non solo dei vulcani di fango ma anche dei calanchi.
Dal 1 ottobre 2016, per effetto della L.R 13/2015, la Riserva è gestita dall’Ente Parchi Emilia Centrale in collaborazione con il Comune di Fiorano Modenese.
A settembre 2021 viene ammessa nella Biosfera Mab Unesco dell' Appennino Tosco Emiliano
Nella Riserva è vietato:
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danneggiare gli apparati lutivomi (conetti) e la vegetazione;
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asportare fango; introdurre oggetti negli apparati;
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campeggiare o sostare più a lungo del tempo necessario per la visita all’interno dell’Area a Riserva Naturale Integrale;
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accedere all’Area a Riserva Naturale Integrale in caso di pioggia e almeno nelle 24 ore successive;
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accedere all’Area un’ora prima dell’alba e un’ora dopo il tramonto;
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uscire dai sentieri appositamente predisposti e segnalati.